La Cantina Foradori produce vini naturali, assecondando i valori tradizionali ma guardando all’innovazione tecnologica.
La cantina scelta da Giando è la Foradori, che fu costituita agli inizi del ‘900, esattamente nel 1939, nella provincia di Trento, a Mezzolombardo. Elisabetta gestisce, con successo, la cantina sin dal 1984, dove mette in campo tutta la sua passione e il suo amore incondizionato per la sua terra e i suoi prodotti, come il vino rosso Foradori.
È proprio questo sentimento che spinge Elisabetta ad adoperarsi per recuperare il teroldego, una varietà di vite autoctona, tra le più antiche di questa area. Il primo passo è stato quello di mettere a punto delle metodologie capaci di valorizzare questa varietà di uva, per poter esprimere tutto il carattere del territorio.
La valorizzazione della genuinità delle materie prime è stata supportata da una ricerca e un progresso costanti nell’ambito della viticoltura naturale. Questa attenzione ha portato a una selezione di quindici biotipi di teroldego, che è la varietà di uva predominante nel Campo Rotaliano.
Un lungo percorso di studi ha portato la Cantina Foradori a ottenere un’uva dalle caratteristiche organolettiche minerali, dai toni tendenzialmente floreali e speziati.
La tecnologia della Cantina Foradori
La tecnologia ha sempre contraddistinto il carattere di questa azienda, che dal 2002 ha convertito l’agricoltura alla biodinamica, fino a ottenere 28 ettari di coltivazioni di teroldego e incroci di uve manzoni e nosiola (anche queste autoctone del Trentino), che si stanziano tra il Campo Rotaliano e le colline di Cognola. Oggi la Foradori è parte del gruppo di viticoltori “I Dolomitici”, uniti dallo spirito pionieristico della biodinamica, dal 2007 si è associata a VinNatur, che unisce viticoltori votati al naturale, che sono provenienti da luoghi differenti del pianeta.
Morei, Sgarzon, Granato, Fontanasanta e Fuoripista sono i nomi delle etichette che fanno la storia e il presente di questa cantina. In queste bottiglie è racchiusa l’essenza del territorio trentino, tutta la sua tradizione locale e le conoscenze tramandate tra le generazioni.
Caratteristiche del vino “Foradori”
Queste bottiglie sono figlie di una profonda conoscenza, che raccoglie i frutti della natura mettendo in risalto le sottili differenze di cui ogni prodotto è costituito, divenendo rappresentante dell’identità del luogo d’origine.
Il vino rosso Foradori si presenta alla vista di un colore rosso rubino profondo e all’olfatto presenta profumi dai toni fruttati, in particolare predomina la nota di bacca rossa, come il lampone e la ciliegia, accompagnati dalle note floreali della viola, un infuso che presenta una chiara traccia minerale.
Degustando questo vino rosso si percepisce la sua corposità e il giusto equilibrio nella consistenza rotonda, le note sapide trasmettono una certa freschezza, accostata alle armoniche note fruttate, che giacciono su un retrogusto alla mandorla. Un carattere fine e armonico, del Teroldego, che può accompagnare secondi di carne rossa, primi piatti con sugo di pomodoro e saporiti formaggi stagionati.
Tutta la tradizione della cantina Foradori trapela attraverso queste note armoniche, che raccontano un lungo studio fatto di ricerca e innovazione, alla ricerca del tono unico, che identifica i Vigneti delle Dolomiti Teroldego IGT “Foradori”, del Campo Rotaliano, nella Valle d’Adige.
[views]